Ci sono due persone dentro di me.
La prima vuole baciarti, assaporarti e sussurrarti rumori d'amore.
La seconda vuole vivere queste cose dentro sperando tu non lo sappia.
Non scoprirlo, non pensarlo.
Lascia che io ami di nascosto.
Che viva la seconda persona e la prima dorma.
giovedì 15 dicembre 2016
venerdì 9 dicembre 2016
Appeso
Ti ho appeso a un filo
aspettando che tu facessi qualcosa.
Hai rotto il filo
sei fuggito.
Sono rimasto a guardare
come si guarda la pioggia
come si guarda la luna
come si guarda la vita.
Volevo appenderti al filo
per vedere se avresti chiesto di me
ma sei fuggito.
Mi sono appeso a un filo
provando sensazioni non familiari.
Sono fuggito anche io.
aspettando che tu facessi qualcosa.
Hai rotto il filo
sei fuggito.
Sono rimasto a guardare
come si guarda la pioggia
come si guarda la luna
come si guarda la vita.
Volevo appenderti al filo
per vedere se avresti chiesto di me
ma sei fuggito.
Mi sono appeso a un filo
provando sensazioni non familiari.
Sono fuggito anche io.
domenica 6 novembre 2016
Lettera per un addio
Ciao amico,
hai aspettato tanto, ma sono qua a scriverti.
Nel momento in cui hai iniziato a respirare,
hai capito quanto il Mondo fosse duro.
Non c'è pillola o bustina che possa rallentare il processo:
capisci subito quanto possa far schifo la condizione di essere vivente.
Coi primi passi inizi ad apprendere le forme di comunicazione.
Puoi scappare se hai paura e ridere se stai bene.
Eppure ci sono altre forme per dimostrare i sentimenti.
Finalmente ti muovi velocemente e capisci tutto:
cos'è questo? Oh, sì! Lo so già.
Posso averne ancora? Evvai!
Dici che questo si possa fare? Ci provo.
Cadi una, due e, forse, anche tre
ma ci riesci e sei felice perché sai di poter sopravvivere.
La rabbia e la passione subentrano lacerandoti il corpo,
sai che vuoi le tue attenzioni e come puoi ottenerle.
Il composto delle due ti dà alla testa e ti crea momenti
bui, logori, scarni, vivi.
Di un vivo che non hai mai provato o sentito,
neanche nelle storie che tanto ami ascoltare.
Lentamente inizi la tua svolta: ora sei solo e sai come affrontare
le battaglie giornaliere.
Non riesci a lasciare la presa.
ZAC! STUMP!
Svolti di qua e di là, pronto a osannare la tua ragione e la tua figura.
Presto o tardi otterrai tutto ciò che volevi.
Eccola,
l'occasione che prendi al balzo.
E infine dopo tante guerre,
che hai affrontato valorosamente ti concedi del riposo.
Appassisci interiormente.
Ti raffreddi fino a non poter respirare o parlare.
Hai capito qual è il momento che tanto agognavi?
Tra le battaglie che hai combattuto e le ferite che hai provocato,
hai capito cosa devi fare ora?
Lasciarti andare.
Come lacrime su un viso triste, o foglie
che al vento si disperdono.
Molla il colpo, mio adorato.
Scusa, e grazie di tutto.
Grazie per tutto ciò che hai affrontato, posseduto, visto o calcolato.
E ora freddo: di giorno e di notte.
Grazie,
Tuo per sempre.
hai aspettato tanto, ma sono qua a scriverti.
Nel momento in cui hai iniziato a respirare,
hai capito quanto il Mondo fosse duro.
Non c'è pillola o bustina che possa rallentare il processo:
capisci subito quanto possa far schifo la condizione di essere vivente.
Coi primi passi inizi ad apprendere le forme di comunicazione.
Puoi scappare se hai paura e ridere se stai bene.
Eppure ci sono altre forme per dimostrare i sentimenti.
Finalmente ti muovi velocemente e capisci tutto:
cos'è questo? Oh, sì! Lo so già.
Posso averne ancora? Evvai!
Dici che questo si possa fare? Ci provo.
Cadi una, due e, forse, anche tre
ma ci riesci e sei felice perché sai di poter sopravvivere.
La rabbia e la passione subentrano lacerandoti il corpo,
sai che vuoi le tue attenzioni e come puoi ottenerle.
Il composto delle due ti dà alla testa e ti crea momenti
bui, logori, scarni, vivi.
Di un vivo che non hai mai provato o sentito,
neanche nelle storie che tanto ami ascoltare.
Lentamente inizi la tua svolta: ora sei solo e sai come affrontare
le battaglie giornaliere.
Non riesci a lasciare la presa.
ZAC! STUMP!
Svolti di qua e di là, pronto a osannare la tua ragione e la tua figura.
Presto o tardi otterrai tutto ciò che volevi.
Eccola,
l'occasione che prendi al balzo.
E infine dopo tante guerre,
che hai affrontato valorosamente ti concedi del riposo.
Appassisci interiormente.
Ti raffreddi fino a non poter respirare o parlare.
Hai capito qual è il momento che tanto agognavi?
Tra le battaglie che hai combattuto e le ferite che hai provocato,
hai capito cosa devi fare ora?
Lasciarti andare.
Come lacrime su un viso triste, o foglie
che al vento si disperdono.
Molla il colpo, mio adorato.
Scusa, e grazie di tutto.
Grazie per tutto ciò che hai affrontato, posseduto, visto o calcolato.
E ora freddo: di giorno e di notte.
Grazie,
Tuo per sempre.
domenica 30 ottobre 2016
Impaurito
Non ho mai avuto paura di nulla.
Non del buio, o dell'altezza,
Né dell'acqua e neanche della guerra.
Col crescere non è cambiato molto
questo mio aspetto, forse solo per una cosa:
la paura delle aspettative.
Le mie.
Non del buio, o dell'altezza,
Né dell'acqua e neanche della guerra.
Col crescere non è cambiato molto
questo mio aspetto, forse solo per una cosa:
la paura delle aspettative.
Le mie.
mercoledì 26 ottobre 2016
Corpo
Color grigio-azzurro gli occhi
fissi sulla mia pelle
analizzano le cicatrici rimaste impresse
Amato e odiato,
il corpo ricorda tutto
quello che ho cercato
e trovato
Consumato
il palmo della mano
a cercare il tuo corpo giovedì 14 luglio 2016
Ode all'arrivo
Quando arrivi io lo sento.
Il cuore inizia a pulsare e io mi giro,
in attesa.
Vedendoti salgo scale così ripide e alte da perdere il fiato.
Eppure non perdo tempo a salirle.
Hai inserito dentro di me
parti di te,
col tuo sguardo così immenso.
Indaghi della mia vita e cerchi
le risposte che io stesso ho taciuto.
Ti seguo al buio di questa vita,
senza strani inganni.
Ascolto la tua voce,
come cantilena di un disco.
La paura di sfiorarti diventa vana
quando so che posso toccarti,
anche solo con un dito.
Avere il tuo sorriso se ti guardo.
Avere la tua parola se ti chiedo.
Non penso di voler di più
della tua presenza.
Il cuore inizia a pulsare e io mi giro,
in attesa.
Vedendoti salgo scale così ripide e alte da perdere il fiato.
Eppure non perdo tempo a salirle.
Hai inserito dentro di me
parti di te,
col tuo sguardo così immenso.
Indaghi della mia vita e cerchi
le risposte che io stesso ho taciuto.
Ti seguo al buio di questa vita,
senza strani inganni.
Ascolto la tua voce,
come cantilena di un disco.
La paura di sfiorarti diventa vana
quando so che posso toccarti,
anche solo con un dito.
Avere il tuo sorriso se ti guardo.
Avere la tua parola se ti chiedo.
Non penso di voler di più
della tua presenza.
sabato 14 maggio 2016
La danza
Ho imparato a danzare da solo,
col cuore vuoto
A ogni passo c’era il silenzio,
eppure attendevo
Ho accettato di danzare da solo,
col cuore pieno
A ogni passo c’eri tu,
eppure attendevo
Mi perdo nelle note
Ti perdo tra le note
E se non sei tu
chi altri?
Danzo da solo,
lo preferisco
venerdì 22 gennaio 2016
Esisto
Non volendomi innamorare,
mi sono innamorato
Non volendo provare nulla,
ho finito per provare
Mille sensazioni diverse:
paura, felicità, tristezza, bellezza
Poche le cose inesplorate,
poche le cose non vissute.
Esisto.
mi sono innamorato
Non volendo provare nulla,
ho finito per provare
Mille sensazioni diverse:
paura, felicità, tristezza, bellezza
Poche le cose inesplorate,
poche le cose non vissute.
Esisto.
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